Analogic p-20 - Analogic by Federico Morini

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MINI PREAMPLIFICATORE A TUBI p-20
Mi affascinano la miniaturizzazione e l'ottimizzazione dei layout.
In questo senso, il preamplificatore p-20 è un campione! ...e suona divinamente!
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Un preampli pensato in miniatura, da 220 x 48 mm.
Lo desideravo proprio così: poco invasivo, ma allo stesso tempo grande dentro, con alimentazione lineare, dac integrato, 7 ingressi tra cui Phono MM valvolare e Bluetooth 5.0 APTX HD.
PROFILO SLIM, COMPLETO DI TUTTO
...compreso amplificatore per cuffie in pura Classe A.
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Ingressi phono MM, linea rca, linea Jack 3,5mm, S/PDIF coassiale e toslink + Bluetooth 5.0 Aptx HD.
Attenuazione massima volume -99dB, EQ a 3 bande, VU Meters di precisione con range oltre 50dB, uscite a bassa impedenza, ampli cuffie in pura classe A, alimentazione lineare.
SPECIFICHE TECNICHE
  • Analog Inputs: 4 (MM, 2x RCA, 1x Jack)
  • Digital Inputs: 3 (1x RCA, 2x S/PDIF)
  • Line Outputs: 2, stereo (RCA)
  • Headphones Out: 1x Jack 1/4" - 16
  • S/N ratio: Line 93dB, MM 60dB
  • Volume attenuation: Max. 99dB
  • EQ: 50Hz, 1KHz, 10KHz (+/-15dB)
  • Outputs: L/R 0dB (775mV rms) @ 600Ω
  • DAC: Cirrus Logic 24 bits, 32 - 192KHz
  • Bluetooth: Qualcomm 5.0 Aptx HD
  • Display 3,12" OLed MC 100fps 16 gray
  • MCU: Atmel Atmega 1284 @ 20MHz
  • Frequency response: (-3dB): 5÷200.000 Hz
CHASSIS
Telaio, coperchio, pannelli e supporti sono realizzati in provincia di Bologna, su mio disegno 3D e mie specifiche, totalmente in alluminio di 2mm di spessore, ossidazione bianca e nera, stampati a colori con printer UV, mentre il frontale è fresato e spesso 15mm.
PCB
Ultimamente mi trovo molto bene utilizzando pcb di 2mm di spessore: costano poco di più, ma sono più robusti, gestibili ed offrono migliore isolamento. Il preamplificatore p-20 non fa eccezione, ho cercato di non trascurere alcun dettaglio, soprattutto per quanto riguarda la qualità della componentistica.
FERRAMENTA
Dadi, rondelle, distanziatori e viti: anche in questo caso, potendo scegliere, preferisco materiale di qualità. Acciaio inox, quindi amagnetico e intaglio torx, per un serraggio affidabile.
SEZIONE PHONO:
Nella primissima versione, la sezione phono era a 4 stadi, per un totale di 6 tubi. Ottima, ma la densità dei componenti, l'assorbimento di corrente dei filamenti e la dissipazione di calore erano eccessivi a mio avviso ed ho infine optato per un 2 stadi, risparmiando 2 tubi, risolvendo tutti i problemi e conservando ottime performances a livello di guadagno e linearità.
TRASFORMATORE:
Il trasformatore è un 50W di potenza, toroidale da 90mm di diamentro con 4 secondari, 2 primari da 110V ciascuno configurabili per una alimentazione a 110 oppure 220V. Ha doppia schermatura, elettrica e magnetica, prodotto e customizzato per me in Italia da AEI di Foligno.
RECTIFIER:
Al fine di contenere al massimo il ripple sulle linee di alimentazione a bassa tensione, conseguentemente la quantità di rumore indotto, ho utilizzato dei diodi raddrizzatori schottky che mi hanno permesso di ridurre la Vf di quasi 10 volte rispetto all'utilizzo di diodi tradizionali. A pieno carico la caduta di tensione su ogni diodo è pari a circa 0,1V.
SHIELDING:
Transistor e circuiti integrati di potenza dell'alimentatore sono fissati su una aletta in alluminio che ha anche la funzione di schermare elettricamente la sezione digitale rispetto al nudo corpo delle valvole, situate nelle immediate vicinanze. L'alta densità di componenti spesso richiede alcune piccole astuzie!
L'ASCOLTO









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Il p-20 è calibrato per fornire un segnale d'uscita pari a 0dB, questa è la prima cosa da sapere quando lo si abbina ad un finale. Per tutto quanto il resto non dovrebbero esserci problemi di accoppiamento, vista l'impedenza particolarmente bassa che è in grado di pilotare: lo stadio di uscita è un cathode-follower di ECC82. Le prime prove sono state effettuate con una coppia di Yamaha HS-5, i miei monitor di riferimento. Se ben conosciute e posizionate (quindi a 70cm dalla parete di fondo, piccole distanze e perpendicolarmente all'altezza delle orecchie), rivelano ogni segreto del programma musicale. In questo caso, le mie aspettative sono state ampiamente superate: il suono è privo di qualsiasi colorazione particolare, il controllo dei toni (che tendenzialmente non uso) svolge egregiamente il suo dovere, nel senso che, a mio avviso, +/- 15 dB sono più che sufficienti e le frequenze che ho scelto (50Hz, 1 KHz, 10KHz) sono azzeccatissime per compensare la maggior parte delle carenze (eventuali) dei diffusori, specie se di piccole dimensioni.
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Il controllo del volume, per quanto non abbia un comportamento logaritmico, è ripartito in 99 step da 1dB, per un massimo di 99dB di attenuazione che, per quasi qualsiasi tipo di utilizzo, è perfino troppo! L'ascolto dei dischi in vinile è super coinvolgente grazie al preciso filtro RIAA ad alla circuiteria valvolare che arricchisce il tutto con bellissime armoniche. Gli interstadi e i buffer di uscita delle ECC82 "addomesticano" ovviamente anche il suono che deriva dal DAC. Quando ho immaginato questo pre, desideravo che mi restituisse un ascolto tollerabile persino dall'ingresso bluetooth e per mia fortuna ora sono molto soddisfatto.
FOTO DAL LABORATORIO
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IN CONCLUSIONE
Che divertimento! Un'idea di fine 2019 che si è sviluppata ed ha preso le prime forme nel pieno del primo lock down della primavera 2020. La prossima mossa sarà quella di tirare fuori un finalino dalle identiche dimensioni per creare un perfetto abbinamento.

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